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LAVORO DIGNITOSO E CRESCITA ECONOMICA

Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un'occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti

Nel 2022 il tasso di disoccupazione nell'Unione europea era del 6%, mentre in Italia era del 7,9%. Gli effetti della crisi pandemica sono stati gravi e perdurano, specie tra i giovani, le donne e al Sud. L'Italia continua a detenere il primato negativo di giovani disoccupati che non studiano né si formano (Neet).

Notizie

Crescono Pil, occupazione e divario tra Nord e Sud. Lontani i livelli pre-crisi

Riprendono gli investimenti anche se nel 2016 il loro valore rispetto al 2008 era del 25% in meno. Il tasso di occupazione è lievemente salito e molte sono le misure in campo, dal Piano nazionale industria 4.0 all'Incentivo occupazione giovani. Il Goal 8 nel Rapporto ASviS 2017.

Nel Rapporto 2017 sugli Obiettivi di sviluppo sostenibile, presentato alla Camera il 28 settembre, viene considerata la posizione dell’Italia in relazione all’Obiettivo 8: “Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti”, contenuto nell’Agenda 2030.

Crescono i divari territoriali tra il Nord e il Sud del Paese, con un Pil pro-capite del Mezzogiorno che nel 2016 era il 46,8 % di quello registrato nel Nord-ovest, con un incremento del 2,2% tra il 2007 e il 2015. Allo stesso tempo però nel 2016 il Pil ha ricominciato ad aumentare e la stima dei Fondo monetario internazionale ha rialzato le stime dallo 0,9% del 2016 all’1,3% per il 2017.

Una tendenza simile riguarda il Pil pro-capite che ha ripreso a salire (+1,2%) in linea con la media Ue dell'1,5%, mentre sul piano degli investimenti si riscontra un impulso significativo, dopo la drastica caduta durante gli anni della recessione, ancora lontano però dai livelli pre-crisi, tanto che alla fine del 2016 il valore degli investimenti era del 25% inferiore rispetto al 2008.

Il tasso di occupazione registrato nel 2016 si è attestato al 57,2%, con un lieve incremento (+0,9%) sull'anno precedente, ma restando su valori ancora inferiori a quelli pre-crisi, anche grazie all’andamento positivo dell’occupazione femminile.

Con riferimento alle classi di età, si può notare come la ripresa dei livelli occupazionali riguarda in particolare le persone di 50 anni e più: a causa di una crescita economica limitata, i più penalizzati sono i giovani e nonostante una riduzione, per il terzo anno consecutivo, del numero delle persone inattive, l’Italia mostra un numero di Neet, ovvero giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano né lavorano, ancora pari a 2,2 milioni.

Sul fronte della sicurezza sul lavoro, il numero di infortuni nel 2016, circa 642mila denunce, è sostanzialmente in linea con quello del 2015, +0,66%. Si riscontra però una riduzione molto significativa degli incidenti mortali sul lavoro con una contrazione del 12,7%.

Venendo alle politiche e iniziative messe in atto per raggiungere i Target del Goal 8 l'Italia ha compiuto numerosi sforzi. Con riferimento al Target 8.5, volto al raggiungimento della piena e produttiva occupazione e un lavoro dignitoso e all'8.6, ridurre il numero di Neet, al fine di incrementare l’alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione, la Legge di Bilancio 2017 ha previsto misure di sostegno all’occupazione per i soggetti che abbiano partecipato ai programmi relativi o svolto un periodo di apprendistato.

Sempre con riferimento al Target 8.6, si segnala come, in vista della scadenza dei termini per le assunzioni legate al Bonus occupazione della Garanzia giovani, l’Agenzia nazionale politiche attive lavoro abbia istituito il nuovo Incentivo occupazione giovani per promuovere l’occupazione dei Neet che hanno aderito al programma, con uno stanziamento di circa 200 milioni di euro. A fine giugno 2017 le domande presentate erano state quasi 50mila, di cui oltre il 60% sono confermate: numeri che indicano come questa misura stia producendo risultati più positivi rispetto al precedente Bonus occupazione del periodo 2015- 2016, soprattutto grazie a un maggiore ricorso ai contratti a tempo determinato.

Inoltre il ministero del Lavoro e delle politiche sociali ha previsto un conguaglio contributivo per i datori di lavoro che, nel 2017 assumano giovani tra i 15 e i 24 anni, o ragazzi di età superiore ai 25 anni ma privi di impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi.

Il tema dell’occupazione giovanile è infine entrato anche nella Legge di bilancio 2017, che ha istituito una no tax area, esentando gli studenti meno abbienti iscritti all’università dal pagamento del contributo annuale alla copertura dei servizi didattici, scientifici e amministrativi degli atenei, e ha introdotto un esonero triennale dagli oneri contributivi per coltivatori diretti e imprenditori agricoli sotto i 40 anni che si iscrivano alla previdenza agricola nel 2017.

Sul solco del Target 8.2, raggiungere livelli elevati di produttività economica, e 8.3, promuovere politiche orientate allo sviluppo che supportino le attività produttive, la creazione di lavoro dignitoso, l’imprenditorialità, la creatività e l’innovazione, si segnala infine l’approvazione del Piano nazionale industria 4.0: un passo in avanti per favorire l’ammodernamento del sistema produttivo e garantire significativi aumenti di produttività e competitività soprattutto nel settore industriale, anche attraverso la digitalizzazione della filiera con le nuove tecnologie.

L’indicatore composito dell’Obiettivo 8 è fortemente influenzato dal ciclo economico. Infatti, dopo il forte peggioramento degli anni 2011-2012, in cui erano aumentati il tasso di mancata partecipazione al lavoro e la quota dei giovani Neet, nel biennio  2015-2016 si osserva un lento recupero, trainato dall’aumento dell'occupazione:

  • Tasso di crescita annuo del PIL reale per abitante
  • Tasso di crescita annuo del PIL reale per occupato
  • Produttività del lavoro per il totale delle attività economiche
  • Tasso di disoccupazione
  • Percentuale occupati sul totale popolazione
  • Tasso di mancata partecipazione al lavoro
  • Persone di 15-29 anni che non lavorano e non studiano (Neet)
  • Tasso di infortuni mortali e inabilità permanente

Ricordiamo che l’indicatore composito ci informa sul trend, ma non sulla distanza che separa l'Italia dai Target fissati dall'Agenda 2030.

I dati dettagliati sugli indicatori relativi a questo Goal si possono ricavare consultando il database interattivo dell’Alleanza.

Leggi l’analisi del Goal 8 nel Rapporto ASviS 2017 e le proposte dell’Alleanza su Economia circolare, innovazione e lavoro.

lunedì 9 ottobre 2017

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