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Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un'occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti

Nel 2022 il tasso di disoccupazione nell'Unione europea era del 6%, mentre in Italia era del 7,9%. Gli effetti della crisi pandemica sono stati gravi e perdurano, specie tra i giovani, le donne e al Sud. L'Italia continua a detenere il primato negativo di giovani disoccupati che non studiano né si formano (Neet).

Notizie

I nuovi indici dell’Onu certificano la strada in salita verso la parità di genere

Secondo un rapporto delle agenzie delle Nazioni unite, meno dell'1% di donne e ragazze vive in un Paese con un alto tasso di emancipazione femminile. Dall’istruzione alle politiche sanitarie alla leadership, ecco cinque aree su cui intervenire. 23/8/23

Nonostante i progressi, l’emancipazione femminile è ancora bassa e le differenze di genere sono ampie in molte parti del mondo. Lo rivela il rapporto “The paths to equal: Twin indices on women’s empowerment and gender equality” pubblicato recentemente da Un Women e da Unpd, il Programma di sviluppo delle Nazioni unite.

Women’s empowermente Index (Wei)

Due nuovi indici

Basato sull’analisi di 114 Paesi, il Rapporto offre una valutazione completa dei progressi nel raggiungimento dell'uguaglianza di genere sulla base di due nuovi indici: il Women's empowerment index (Wei) e il Global gender parity index (Ggpi). Il primo esamina il potere e la libertà di scelta delle donne in cinque dimensioni (istruzione, salute, inclusione, processo decisionale e violenza di genere), mentre il secondo misura la disparità di genere nelle dimensioni chiave dello sviluppo umano, tra cui salute, istruzione, inclusione e processi decisionali.

Global gender parity index (Ggpi)

Nessuna parità di genere

Nessuno dei 114 Paesi analizzati, evidenzia il Rapporto, raggiunge la piena parità di genere e meno dell'1% di donne e ragazze vive in un Paese con un alto tasso di emancipazione femminile. Gli indici rilevano che 3,1 miliardi di donne e ragazze, più del 90% della popolazione femminile mondiale, vive in Paesi caratterizzati da un livello di empowerment femminile basso o medio e con prestazioni medio-basse nella parità di genere. Più della metà di questi Paesi si trova tra quelli con indice di sviluppo umano alto (21 Paesi) o molto alto (26), il che significa che un maggiore livello di sviluppo umano non si traduce automaticamente in emancipazione delle donne e parità di genere.

Figura 3. Distribuzione dell’empowerment femminile nei Paesi

Il Women's Empowerment Index rivela che le donne raggiungono solo il 60% del loro pieno potenziale, mentre il Global Gender Parity Index attesta che in media, le donne ottengo il 28% in meno rispetto agli uomini in dimensioni chiave dello sviluppo umano come salute e istruzione.

OBIETTIVO 5 DELL’AGENDA 2030 E PROSPETTIVE GLOBALI: GUARDA LA PUNTATA DI ALTA SOSTENIBILITÀ

Lenti diverse ma complementari

 I due nuovi indici introdotti nel Rapporto offrono lenti diverse ma complementari per valutare lo sviluppo umano, il potere e la libertà delle donne di fare le proprie scelte. Con meno di un decennio a disposizione per raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile, il mondo ha ancora molta strada da fare per realizzare pienamente i diritti e le libertà fondamentali delle donne e delle ragazze. Andando avanti, continua il Rapporto, sarà essenziale implementare e misurare i dati in tutte quelle dimensioni emergenti che hanno un impatto sproporzionato su donne e ragazze.


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Cinque aree su cui intervenire

 Secondo il Rapporto sono cinque gli ambiti in cui sono necessarie azioni politiche urgenti:

  • le politiche sanitarie devono riconoscere le diverse esigenze delle donne e degli uomini lungo tutto il ciclo di vita, sostenendo e promuovendo una vita lunga e sana per tutti. L'accesso universale alla salute sessuale e riproduttiva deve essere pienamente integrato nelle strategie di sviluppo nazionale, anche attraverso l'introduzione di programmi familiari.
  • L’istruzione deve raggiungere le donne e le ragazze più emarginate e colmare le lacune nelle competenze e nella qualità dell'istruzione, in particolare nelle discipline Stem (Science, Technology, Engineering e Mathematics.
  • Serve favorire l’equilibrio tra lavoro e vita privata sostenendo le famiglie nell'accesso a servizi di assistenza all'infanzia di qualità a prezzi accessibili e con l'attuazione di programmi di congedo parentale flessibili per madri e padri.
  • Occorre incentivare la partecipazione delle donne alla vita pubblica con la definizione di obiettivi, piani d'azione e scadenze per raggiungere la parità di genere, eliminando leggi e regolamenti che ostacolano la leadership femminile.
  • È necessario contrastare la violenza contro le donne con misure incentrate sulla prevenzione, sul cambiamento delle norme sociali e sull'eliminazione di leggi e politiche discriminatorie.

 

di Tommaso Tautonico

 

mercoledì 23 agosto 2023

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