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In Italia la dispersione scolastica passa dal 14,7% nel 2018 al 13,1% nel 2021, a fronte di una media Ue del 9,7%. Permangono divari di genere più forti che negli altri Paesi europei e allarmanti disparità sociali e territoriali con riferimento alla qualità degli apprendimenti.

Approfondimenti

Giornata mondiale del libro: la cultura non sia diffusa come merce, ma come relazione

di Paolo Ambrosini, presidente Associazione librai italiani (Ali)

La crisi pandemica ha spinto l’industria editoriale a reinventarsi, ora è il momento di compiere scelte precise per trasformare il settore: diminuire i costi socio-ambientali e valorizzare la qualità dei singoli titoli.

22 aprile 2022

Nei due anni di pandemia abbiamo assistito ad alcuni interessanti cambiamenti nel mondo del libro. Grazie alla capacità delle libraie e dei librai di reinventarsi per non interrompere il rapporto con i lettori e alle decisioni governative sollecitate dalla rappresentanza di settore, nelle ore più difficili per il Paese ci siamo “inventati” le letture al telefono e abbiamo costruito una rete di e-commerce di prossimità che ha raggiunto anche persone poco abituate agli acquisti online, usando le e-mail o le chat. Soluzioni originali che hanno evidenziato la capacità degli imprenditori di affrontare le difficoltà dettate dal momento e dalle decisioni governative che avevano disposto la chiusura delle librerie lasciando però aperti i canali digitali, che in quei giorni hanno registrato forti picchi di crescita, sino ad arrivare a coprire il 43% del mercato del libro.

Alla reazione delle imprese, accompagnata e sostenuta dall’azione della nostra associazione, hanno fatto seguito le misure concertate con gli editori, che hanno portato a un fermo produttivo e a una riprogrammazione delle scadenze già in portafoglio e gli interventi governativi a partire dal riconoscimento del libro come bene essenziale, un provvedimento fortemente voluto dall’Ali-Confcommercio, che ha consentito alle librerie di riprendere l’attività e di restare aperte anche nelle successive ondate della pandemia.

A tutto questo poi si è sommata l’entrata in vigore, in piena pandemia, della legge sul libro e la lettura che, tra le varie novità, ha portato ad un riequilibrio nel mercato favorendo un approccio al libro non esclusivamente come merce ma come un bene portatore di un valore intangibile intrinseco.

Questo mix di eventi ha fatto sì che il 2020 si chiudesse con risultati al di sopra delle aspettative fosche prospettate nei primi mesi dell’anno e che il 2021 registrasse un andamento molto positivo per tutta la filiera, facendo dimenticare i momenti difficili passati negli ultimi anni.

A questi risultati e cambiamenti non ha fatto però seguito un adeguamento del mondo della produzione che, condizionato da un modello oramai consolidato, non appena le condizioni complessive l’hanno consentito ha ripreso a immettere nel mercato in modo massiccio nuovi titoli - agevolato anche dagli strumenti della stampa digitale. Si è creata così una nuova bolla produttiva, difficilmente assorbibile dal mercato, che proprio nel primo trimestre del 2022 è tornato su livelli negativi sia per il valore che per le copie ( - 14milioni e – 575mila copie, fonte Aie). Le conseguenze sono facilmente intuibili, con un aggravio di costi per tutta la filiera e ricadute pesanti specialmente sulle librerie, chiamate a sostenere un peso finanziario crescente in un momento di flessione di mercato e di aumento di costi generali e finanziari, e generando un probabile aumento delle copie destinate al macero.

Eppure il nuovo momento di mercato, condizionato da maggiori costi delle materie prime e dell’energia, dovrebbe spingere a scelte diverse, anche alla luce delle esperienze più recenti, scelte che peraltro sono in linea con gli Obiettivi dell’Agenda 2030, in particolare per quanto riguarda l’uso più attento delle risorse disponibili.

Per questo noi librai di Ali-Confcommercio sosteniamo la necessità che gli strumenti di aiuto e sostegno alla filiera culturale, e quindi del libro, siano tesi a favorire l’affermazione della cultura come relazione e non come merce. Solo in questo modo crediamo si possa valorizzare il paziente lavoro di chi, come i librai, evidenzia i contenuti del libro e non la sua copertina o il suo prezzo, come invece fanno altri operatori commerciali e, soprattutto, si premiano le scelte in grado di valorizzare ciò che c’è già nel mercato - che è già molto - rispetto all’inseguimento continuo della novità. Crediamo in un modello che sappia creare le relazioni con i libri attraverso i libri, aiutando il lettore a scoprire il già ricco giacimento di proposte presenti sul mercato, anche favorendo l’economia circolare. Un modello insomma nel quale il catalogo sia al centro della proposta, sostenuto da un’immissione equilibrata e responsabile di novità.

Inoltre è l’occasione per l’industria editoriale di compiere scelte precise, anche dal punto di vista dei servizi, a favore di chi sa proporre il libro per i suoi contenuti, valorizzandolo oltre il momento del suo lancio nel mercato, e tornando a investire e a sostenere con maggiore attenzione le librerie rispetto ad altri operatori che invece hanno scelto di trattare il libro solo come merce, evitando di disperdere il prodotto in una miriade di venditori e riducendo così i costi distributivi e ambientali. Ci sono le condizioni per creare una logistica più efficiente ed efficace a favore delle librerie, e sviluppare tutti quei supporti e servizi che consentano alle librerie di declinare al meglio il loro ruolo di operatori commerciali ma anche culturali. È questa oggi, a nostro avviso, la sfida da cogliere per portare un cambiamento concreto nel settore e orientare la nostra filiera verso la sostenibilità, diminuendo i costi ambientali e sociali, facendo attenzione all’uso dell’energia e delle materie prime, valorizzando la qualità dei singoli titoli.

 

* L’Associazione librai italiani, è nata nel 1946 ed è tra i soci fondatori di Confcommercio-Imprese per l'Italia. Rappresenta direttamente circa 450 librai e, tramite le Confcommercio provinciali, circa mille librerie.

 

 


Nella sezione “approfondimenti” offriamo ai lettori analisi di esperti su argomenti specifici, spunti di riflessione, testimonianze, racconti di nuove iniziative inerenti agli Obiettivi di sviluppo sostenibile. Gli articoli riflettono le opinioni degli autori e non impegnano l’Alleanza. Per proporre articoli scrivere a redazioneweb@asvis.it. I testi, tra le 4mila e le 10mila battute circa più grafici e tabelle (salvo eccezioni concordate preventivamente), devono essere inediti.

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