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PARTNERSHIP PER GLI OBIETTIVI

Rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile

Nel 2021 l’aiuto allo sviluppo (Aps) è aumentato del 4,4% in rispetto al 2020, per via degli aiuti ai Paesi ricchi hanno fornito ai Paesi fragili per fronteggiare il Covid-19. Anche in Italia nel 2021 l’Aps è cresciuto dallo 0,22% allo 0,28%, ma si tratta in parte di “aiuto gonfiato” ovvero di risorse spese nei Paesi donatori e si è ancora molto lontani dall’obiettivo dello 0,70% del Reddito nazionale lordo (Rnl).

Multilateralismo sotto attacco, servono riforme audaci e nuove risorse

Rapporto ASviS 2025: crisi del debito, guerre commerciali, aumento delle spese militari: le istituzioni internazionali vivono un momento difficile, ma l’Agenda 2030 rimane un piano d’azione valido e va perseguito con una governance rafforzata. 28/10/25

Andrea Stocchiero, Focsiv e coordinatore Gruppo di lavoro ASviS sul Goal 17, racconta proposte e dati contenuti nel Rapporto ASviS 2025 sullo sviluppo sostenibile.

Democrazie e multilateralismo sotto assedio: l’Ue si prepari a un nuovo ordine mondiale

Durante la tappa del Festival dello Sviluppo Sostenibile a Torino, un dibattito acceso tra esperti sul futuro dei modelli democratici e sul ruolo dell’Europa in un mondo sempre più frammentato e populista. 19/5/25

Rapporto Bes: solo un terzo degli indicatori migliora, profondi divari territoriali

La dodicesima edizione del documento Istat mostra progressi limitati nell’ultimo anno, ampie differenze Nord-Sud e performance inferiori alla media Ue su lavoro, istruzione e ricerca. Bene salute, sicurezza e rinnovabili. 1/12/25

ASviS Live: “La fiducia nelle istituzioni resta il vero antidoto alla paura”

All’evento sulla dimensione istituzionale dello sviluppo sostenibile, gli impegni della politica sull’obiettivo 0,7% di auto pubblico allo sviluppo e il confronto su cooperazione, pace e governance anticipante. 4/11/25

Al via la nuova rubrica “#UnescoSostenibile: patrimonio in transizione”

L’ appuntamento settimanale, curato dall’ASviS e dalla cattedra Unesco dell’Università di Pisa, racconterà come i siti italiani patrimonio mondiale affrontano la transizione ecologica ed energetica.

Urbino, città ideale del Rinascimento e laboratorio di sostenibilità

Tra gli impegni: il Piano d’azione per l’energia sostenibile e il clima, l’efficientamento del sistema di pubblica amministrazione, un percorso formativo. Il sindaco: “La transizione energetica va vissuta come una rinascita culturale”.

Flash news

Salvare l’Amazzonia per il benessere globale: le linee guida degli esperti

Un rapporto dello Science panel for the Amazon sottolinea come l’interconnessione tra sistemi ecologici e socioculturali sia essenziale per proteggere gli ecosistemi amazzonici, promuovere lo sviluppo sostenibile e tutelare le comunità locali. Analizzando otto dimensioni della connettività, il documento individua i principali rischi, dai modelli economici attuali al cambiamento climatico, e propone raccomandazioni chiave per conservare l’Amazzonia. 4/12/25

Cosa frena l’attuazione dell’Agenda2030? Un sondaggio globale per scoprirlo

Sdsn, la rete globale dell’Onu per le soluzioni di sviluppo sostenibile, ha avviato un’indagine globale per individuare le sfide e gli ostacoli che ancora frenano l’attuazione degli SDGs. Il sondaggio vuole raccogliere le opinioni sui progressi compiuti dal 2015 e sulle priorità da affrontare per accelerare l’Agenda 2030 e preparare il terreno oltre quella data. C’è tempo per partecipare fino al 30 gennaio. 4/12/25

Scuole e Agenda 2030: aperte le iscrizioni a “Impronta Futura”

Al via il progetto didattico promosso da Fondazione Ambienta, Gruppo Spaggiari Parma e La Fabbrica SB con il sostegno di ASviS, che invita le scuole secondarie di secondo grado a misurare e ridurre la propria impronta ecologica attraverso un percorso interattivo su energia, mobilità e rifiuti, integrando in modo concreto i principi dell’Agenda 2030 nei programmi di educazione civica. Le candidature sono aperte fino all’11 maggio 2026. 1/12/25

La Commissione pan-europea alla Cop30: “Mettere la salute al centro”

L'urgenza di agire sul clima è anche un'urgenza sanitaria. L'inazione sta già producendo conseguenze insostenibili: aumento della mortalità legata al caldo, danni alle infrastrutture, ingenti perdite economiche e un netto aggravamento delle disuguaglianze. Per questo motivo, la Commissione pan-europea su clima e salute chiede ai leader della Cop 30 di adottare il Belém Health Action Plan e procedere a un deciso abbandono dei combustibili fossili. 21/11/25

Aderenti

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