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LOTTA CONTRO IL CAMBIAMENTO CLIMATICO

Adottare misure urgenti per combattere il cambiamento climatico e le sue conseguenze

La concentrazione media globale di CO2 in atmosfera ha raggiunto nel 2022 nuovi livelli record, pari a 415,8 ppm (parti per milione). Dopo il crollo delle emissioni per la pandemia (-8,9%) nel 2020, le emissioni in Italia sono aumentate nel 2021 del 4,8%.

Notizie

Il Mase ha approvato il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici

Giovannini (ASviS): “Ora dare immediata attuazione a un Piano che non è ancora finanziato, valutare anche se e come gli investimenti previsti dal Pnrr e da altri fondi possano contribuire alla realizzazione”. 4/1/24

giovedì 4 gennaio 2024
Tempo di lettura: min

Il ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica (Mase) ha approvato, con decreto n.434 del 21 dicembre, il tanto atteso Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici (Pnacc). L’annuncio dell’approvazione è stato dato il 2 gennaio. Si tratta di una strategia concepita per rendere il nostro Paese resiliente alla crisi climatica. Il documento approvato funge inoltre da guida per pianificare al meglio le politiche di adattamento sul piano nazionale e locale, nel breve e nel lungo periodo.

"Dopo anni di attesa, il nostro Paese ha finalmente un Piano nazionale di adattamento al cambiamento climatico, uno strumento fondamentale per integrare a livello nazionale e locale le politiche di contrasto agli impatti della crisi climatica”, ha dichiarato il direttore scientifico dell’ASviS Enrico Giovannini. Per dare immediata e piena attuazione al Piano occorre che il Governo crei in tempi brevissimi la struttura di governance prevista dallo stesso Piano, così da trasformare gli obiettivi stabiliti in azioni concrete. Inoltre, va ricordato che il Pnacc non beneficia di specifiche risorse finanziarie: per questo, bisogna urgentemente valutare se e come gli investimenti previsti dal Pnrr o quelli finanziati da altri strumenti, come i fondi europei e nazionali per la coesione, possano contribuire alla realizzazione del Piano. Tali analisi vanno condotte entro marzo, così da poter valutare in occasione della preparazione del prossimo Documento di Economia e Finanza eventuali correzioni da riversare poi nella Legge di bilancio per il 2025. Le politiche di contrasto e di adattamento alla crisi climatica devono essere considerate prioritarie dal Governo, dalle Regioni e dai Comuni, per scongiurare disastri come quelli degli ultimi anni e rendere le nostre infrastrutture resilienti”, ha concluso.

LEGGI IL POLICY BRIEF SUL PNACC
PUBBLICATO A MARZO 2023 DALL'ASVIS

La struttura del Pnacc è suddivisa in diverse sezioni, tra cui il quadro giuridico di riferimento, il quadro climatico nazionale, gli impatti dei cambiamenti climatici in Italia e le vulnerabilità settoriali. In aggiunta al documento sono stati inseriti quattro allegati di riferimento che approfondiscono specifici aspetti del Piano. Questi includono due documenti per la definizione di strategie e piani regionali e locali di adattamento ai cambiamenti climatici, un documento analitico che riassume il quadro delle conoscenze sugli impatti dei cambiamenti climatici in Italia e un documento focalizzato sulle azioni di adattamento.

Scarica il comunicato stampa dell'ASviS

 

di Ivan Manzo

 

Fonte copertina: Ansa (2024)

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