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Nel 2021, la quota di energia primaria da fonti rinnovabili a livello mondiale è arrivata al 13,5%, mentre la quota di produzione mondiale di energia elettrica rinnovabile al 25%. In Italia, al 2020, la media nazionale delle fonti rinnovabili sui consumi lordi finali ha raggiunto il 19%. La produzione elettrica rinnovabile registrata nel 2021 si è attestata al 36% (ma dovrà superare l'80% entro il 2030).

Notizie

Le energie rinnovabili possono espandersi senza creare nuovi danni al territorio

Nel 2021 estratti otto miliardi di tonnellate di carbone, quattro miliardi di petrolio e l'equivalente di 2,6 miliardi di gas. Lo studio di Ren21 spiega perché e quanto sono sostenibili le rinnovabili rispetto ai fossili.  27/2/24

martedì 27 febbraio 2024
Tempo di lettura: min

Durante la Cop 28 di Dubai si è deciso di triplicare la capacità di energia rinnovabile e l’efficienza energetica globale entro la fine del decennio. Si tratta di un impegno importante, che per essere portato avanti necessita di un maggiore impegno da parte dei governi chiamati anche a integrare le rinnovabili nel territorio, evitando così il sorgere di nuovi impatti negativi.

È il messaggio lanciato a fine gennaio dall’organizzazione Ren21 con il rapporto dal titolo “Renewable energy and sustainability report”, che per la sua stesura ha coinvolto ambientalisti, leader del settore energetico, organizzazioni per i diritti umani e altri attori chiave.

L’indagine, che si è protratta per circa un anno, ha ribadito un concetto chiaro al mondo della scienza ma meno all’opinione pubblica: le energie rinnovabili rappresentano la fonte energetica più sostenibile che abbiamo e possono essere integrate nel territorio senza creare danni al suolo, all’acqua, alla biodiversità, alle foreste, ai diritti umani. Inoltre, la gestione dei materiali critici e dei rifiuti può e deve essere fatta grazie all’uso di processi ispirati all’economia circolare.

"Le prove sono chiare: non c'è spazio per lo scetticismo e le scuse, le energie rinnovabili sono la fonte energetica più sostenibile. Aiutano a combattere il cambiamento climatico, l'inquinamento e la perdita di biodiversità”. Lo studio di Ren21 illustra come massimizzare i benefici delle energie rinnovabili nelle nostre economie e comunità, riducendo al contempo i possibili impatti negativi. Sviluppato utilizzando un processo collaborativo e intersettoriale, questo Rapporto si propone come guida per tutti i decisori che si sono impegnati a triplicare la capacità di energia rinnovabile entro il 2030 e devono garantire il sostegno della società per realizzare la transizione energetica", ha dichiarato Rana Adib, direttore esecutivo di Ren21.

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Settimana dal 27.11 al 3.12. Al vertice sul clima l’Ue guida l’impegno di 118 Stati per alzare il livello delle ambizioni su rinnovabili ed efficienza, promuove la tariffazione del carbonio, sostiene i Paesi vulnerabili.

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Fossili contro rinnovabili

Ren21 ricorda che tra rinnovabili e fonti fossili ci sono enormi e significative differenze. È risaputo che i combustibili fossili, responsabili del 75% delle emissioni di gas serra di origine antropica, sono la principale causa del cambiamento climatico. L'inquinamento generato dalla loro estrazione, produzione e combustione è inoltre responsabile di milioni di morti premature ogni anno, ed è un decisivo fattore di perdita di biodiversità. In confronto, le emissioni medie del ciclo di vita di tutte le tecnologie di energia rinnovabile sono molto più basse rispetto a petrolio, gas e carbone.

Mentre le operazioni di estrazione dei fossili lasciano il terreno inquinato, degradato e impoverito per lungo tempo dopo che le strutture sono state dismesse, le energie rinnovabili non hanno gli stessi impatti a lungo termine su terra e acqua. Inoltre, la maggior parte delle installazioni di energia rinnovabile può coesistere con altri usi come l'agricoltura o la pesca. Le energie rinnovabili possono anche essere installate su terreni degradati o ex industriali, contaminati e marginali e possono sfruttare le infrastrutture esistenti come tetti, ferrovie, autostrade e parcheggi per ridurre il loro impatto sulla terra”, si legge nello studio.

La maggior parte dei materiali utilizzati per costruire impianti e infrastrutture rinnovabili sono altamente riciclabili, a differenza dei combustibili fossili che vengono continuamente estratti per essere bruciati. Nel 2021, l'estrazione di combustibili fossili ha superato gli otto miliardi di tonnellate di carbone, i quattro miliardi di tonnellate di petrolio e l'equivalente di 2,6 miliardi di tonnellate di gas fossile. In confronto, i materiali estratti per le energie rinnovabili includevano solo 21 milioni di tonnellate di rame, 2,6 milioni di tonnellate di nichel, 0,17 milioni di tonnellate di cobalto e 0,11 milioni di tonnellate di litio.

Nella maggior parte degli scenari di transizione energetica, grossa parte dell'aumento della domanda di materiali è rappresentata dalle reti elettriche e dallo stoccaggio delle batterie, specialmente per i veicoli elettrici, che sono essenziali per una vera transizione energetica.

L'incremento dell'efficienza energetica e l'attuazione di pratiche di mobilità sostenibile come camminare, andare in bicicletta e utilizzare i trasporti pubblici possono ulteriormente ridurre l'uso di materiali non rinnovabili. Anche gli avanzamenti tecnologici e l'attuazione dei principi di circolarità ridurranno l'uso di materiali critici, ricorda lo studio.

Infine, Ren21 mette in mostra una serie di buone pratiche, regolamentazioni, standard e certificazioni del settore, nonché iniziative ispiratrici, che possono essere applicate o adattate per garantire il dispiegamento sostenibile delle energie rinnovabili.

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